GHIRIGORI di Franco Pennasilico

IL COVO  1 Giugno 1998


PAPAVERI ALTI ALTI...

Articolo 2 di 42


Attenzione, attenzione!
Appassionati di musica, state sul chi va là! 
È iniziato in Campania un favoloso Giugno musicale! 
Il secondo anno degli incontri TUBORG sull'arenile di Bagnoli il 4-5-6 di questo mese (con i Deep Purple!), gli incontri di Montesarchio (Benevento) e tanti altri interessanti appuntamenti. 
Sono particolarmente felice perché, pur non amando un genere musicale in particolare, mi reco a tutti quei concerti dove sono sicuro di trovare della buona musica, ma soprattutto un certo tipo di clima, che mi riporta ogni volta indietro di vent'anni, quando ai concerti non si andava solo per ascoltare chi si esibiva sul palco, ma soprattutto per incontrare tante magnifiche persone che ballano, si divertono, fanno amicizia fra loro, sparsi in ogni angolo dello stadio, del parco, della spiaggia o del tendone... 
A questi concerti non si stava seduti in poltrona a guardare il palco, ma si passeggiava, si danzava, ci si sdraiava su di un prato per vivere intensamente la vita, dividendo quest'esperienza con tante altre persone fino a quel momento sconosciute, ascoltando quasi distrattamente dell'ottima musica, vivendo alcune ore felici in una sorta di villaggio globale dove, come gli ingredienti di una buona torta, si trovava la musica, una risata, una buona birra e magari, perché no, ci scappava anche una buona fumatina ed una scopatina interessante... 
Oggi, come venti anni fa, ripenso a come sarebbe stato carino se tutti i festival vivessero questo clima... 
Immaginate, negli anni settanta, un grande festival di Sanremo così concepito... 
Entro con i miei amici, in jeans e magliettina come me, con le scarpe da ginnastica ai piedi ed una buona bottiglia di birra nello zainetto, e mi sdraio sul prato nella pineta comunale di Sanremo... 
Si accendono le luci sul palco ed entra Pippo Baudo, con magliettina a fiori e pantaloni a zampa di elefante, con il parrucchino di capelli lunghi fino al girovita, che introduce i cantanti... 
Che emozione!
Inizia Orietta Berti, lungo camicione a fiori, capelli viola, collana con grosso medaglione al collo, che canta "Finché la barca va, lasciala andare, sul mare lei e’ libera, non la scocciare!”…
Prosegue Nicola di Bari, vistoso orecchino al lobo, tatuaggi sul braccio, sigaretta pendente dal labbro: "Chitarra, suona più piano, o se proprio vuoi suonare, mettiti più lontano”...
E finalmente il clou della serata:
Signore e signori, NILLA PIZZI! 
Entra la regina della canzone italiana: capelli cotonati come sempre ma a mo’ di cresta multicolore, camicetta bianca trasparente, senza reggiseno, mini gonna di pelle nera mozza-fiato e stivaloni di cuoio... Bottiglia di vino in mano, passo incerto e cannone di trenta centimetri fumante nell'altra mano...
Con voce roca per il fumo, palpebre calate ma sguardo felice, solleva il capo, tracanna un sorso di vino, fa un mega-tiro dallo spinello e comincia a cantare: 

"LO SAI CHE I PAPAVERI SONO ALTI ALTI ALTI,
E NOI CE LI FUMIAMO, E NOI CE LI FUMIAMO... 
LO SAI CHE I PAPAVERI SONO ALTI ALTI ALTI,
E NOI CE LI FUMIAMO, 
CAPISCI TU IL PERCHÉ! "