|
Quando, quattro anni fa, è nato il mio piccolo Andrea, io e Marina ci siamo ritrovati, come penso la gran parte dei genitori, a sfogliare il libro dei nomi per scegliere quello da assegnare al nostro bambino che stava per nascere.
Ci rendevamo conto allora di quanto fosse difficile la scelta, e ci sentivamo investiti di una grande responsabilità.
Sì, perché riteniamo che il nome proprio che tutti gli uomini e le donne hanno e che ci accompagnerà per tutta la vita debba essere di nostro gradimento; non potendo scegliere da soli perché ancora nel grembo materno, il peso di questa scelta ricade sui nostri genitori.
Quei papà e quelle mamme che hanno la fortuna di poter scegliere (perché non obbligati da condizionamenti o addirittura da imposizioni degli aspiranti nonni) si ritrovano a discutere o litigare per questo o quel nome...
Alcuni pescano nel campo storico, e nascono i vari Adamo, Remo, Romolo, fino a degenerare in Adolfo o Benito), altri in quello epico (Achille, Ulisse, Oreste, Arianna, Diana, ecc.) altri ancora affascinati dalle monarchie (Umberto, Ferdinando, Emanuele, ecc.).
Alcuni ritengono che l'attesa di nove mesi sia così lunga che è insufficiente un solo nome, per cui scelgono le fusioni (Giancarlo, Gianfranco, Annamaria) o addirittura i doppi nomi (Carlo Alberto, Maria Chiara).
In alcuni prevale la fede religiosa (Maria con tutti gli optional: Maria Addolorata, Maria Immacolata, Maria Annunziata, ecc.)
Se il nome piace, ogni nome è buono...
Un consiglio, però, mi sento di darlo a tutti gli aspiranti genitori:
Non scegliete mai quelli che sono usati come nomi propri, ma sono in realtà aggettivi, perché potreste segnare per sempre il destino di vostro figlio, rendendogli la vita impossibile...
Mio padre si chiama Primo ed è sempre andato male a scuola..
Mia madre si chiama Libera, ed è sposata da quarant'anni...
Mia sorella si chiama Serena e sta sempre incazzata...
Mia cugina si chiama Allegra ed è una palla mostruosa...
La mia migliore amica si chiama Assunta ed è stata licenziata sei volte negli ultimi tre anni...
Io mi chiamo Franco e non sempre dico la verità...
Mia suocera si chiama Bella, e non dico altro...
Alcuni genitori, poi, andrebbero denunciati...
Mi rivolgo al papà e alla mamma di un mio compagno di Università, che hanno il cognome MASTRONZO, abbastanza comune a Napoli.
Signori MASTRONZO, perché avete fatto questo?
Perché accanirvi contro questo bambino? Perché rovinare la vita ad una persona contro la quale già il destino ha voluto accanirsi? Perché essere così sadici?
Dico io: voi già di cognome vi chiamate MASTRONZO, perché prendere questo bambino e chiamarlo di nome FELICE?
|