TIPI DA SPIAGGIA di Franco Pennasilico

IL MATTINO  22 Agosto 1992


MACHO LATINO, RE PER UNA NOTTE

Articolo 11 di 42


Posso dire di aver girato un po’ tutta l’Europa e molti saranno d’accordo con me se dico che i luoghi di mare belli come quelli che abbondano in Campania ce ne sono davvero pochi…
Alcune località marine, poi, godono di una fama davvero usurpata…
La costa romagnola, con Rimini, Riccione, Cesenatico, ecc. Sono un esempio di quello che vado asserendo…
Soltanto una volta sono stato su una di quelle spiagge ed è stata davvero una delusione; entrando in mare bisogna camminare talmente tanto per far sì che l’acqua arrivi alla vita che una volta giunti dove non si tocca, se vi viene sete, vi conviene comprare una bibita in un bar della costa jugoslava che tornare indietro alla spiaggia…
La privacy, poi, è rispettata al massimo…
Gli ombrelloni sono talmente vicini l’uno all’altro che una volta, dopo aver preso le sigarette dalla tasca dei pantaloni, notando che erano di una marca diversa dalle solite, mi accorsi che avevo preso quelle dalla tasca dei pantaloni del mio vicino di sedia a sdraio!
Un merito però le spiagge di Rimini ce l’ hanno : aver diffuso il mito del “latin lover”, mito, ahimè, giunto fino alle nostre latitudini…
Purtroppo non esiste un albo professionale dei play boy da spiaggia e la categoria è infestata dai più disparati tipi di praticanti…
Dato che la vittima scelta con maggior frequenza è straniera e poiché il 1993, con l’apertura delle frontiere, è alle porte, io suggerirei di tutelare il buon nome di noi “maschi latini” (sì, ho detto “noi”, che ridi a fare?) inibendo l’ingresso in spiaggia a dei particolari “rimorchiatori-apprendisti”.
Ma eccolo che arriva…
Sotto l’arco dell’ingresso dello stabilimento, il costume ridottissimo, capelli lunghi e basettone, la camicia abbottonata solo alle due asole inferiori, petto villoso modello scarpone-dopo-sci, catena d’oro massiccio modello “attracco Angelina Lauro”, alla suddetta catena croce d’oro di peso superiore di quella originale trasportata a suo tempo su per il monte Calvario, anello al mignolo sinistro con pietra rossa grande come una noce di cocco e (nei modelli di play boy più a buon mercato) unghia del mignolo destro cresciuta a dismisura (tralascio l’utilizzazione).
Lo sguardo è panoramico, tipo periscopio di sommergibile, e l’individuazione della preda determina un sorriso smagliante di soddisfazione che mette in mostra l’immancabile dente d’oro…
Si avvicina con passo felpato, le si siede accanto e, nel totale disprezzo di tutti i corsi di lingua straniera, inizia il suo approccio (scriverò nel modo nel quale egli pronuncia):
“Salve! Yu permett? Io m chiamm Gaetan…end yù?”
La ragazza continua a leggere..
“ Tu essere Ingles? Occhei, occhei, io ho andestend…Vu esser Frances? Uì? Non preoccupè, je parl pur quello llà.. Vu essere verament carin…Comm ve chiamm vù?”
La ragazza sbuffa, volta il capo dall’altra parte e mette una sigaretta in bocca…
Lui cava dal taschino della camicia l’accendino d’oro da tre etti e mezzo e fa accendere…
“Tu able Spagnol? Esto fuego del mio accendinos somiglia al fuego che si è acceso nel mio corazon quando te hovista, bella muciacia!”
La bella bionda spegne la sigaretta.
“Forse sei Tedesca? Danese? Australiana di Vienna? Quanto sei karinen! Zei libera stasera? Actung!”
Finalmente la ragazza gli sorride, lo guarda negli occhi e con voce dolce ma con fermezza gli dice: “Ma perché nun te ne vai a morì ammazzato, tu e tutti li mortacci tua, ‘a morto de fame!!”
Si alza, raccatta tutte le sue cose e se ne va, lasciando il nostro eroe inebetito, in ginocchio sulla sabbia…
Eh, misteri del DNA…Le razze non esistono più, i tratti somatici non ci aiutano più a individuare la nazionalità di una persona, il mondo si avvia a diventare cosmopolita…
Solo di una razza potremo dire di riconoscerla a prima vista, sempre, senza possibilità di errore, ed è una razza che non si estinguerà mai…
IL ROMPISCATOLE !!