“La fiducia e’ una cosa seria!” ammoniva una famosa pubblicità di qualche anno fa, e molti forse hanno fatto proprio questo motto.
Spesso le persone che incontro mi chiedono come si fa a scrivere testi teatrali comici e quale sistema adottiamo noi autori umoristici per realizzare i nostri spettacoli
Rispondo sempre che non esiste un metodo, o almeno non uno uguale per tutti, ma un buon suggerimento è quello di prestare sempre attenzione alle cose che accadono per strada o a ciò che si apprende sfogliando un giornale…
Dal Notiziario Flegreo del 12 aprile leggo che presso l'Ospedale La Schiana una signora di Quarto si è fatta operare per una peritonite pretendendo che a eseguire l’operazione fosse un chirurgo di sua fiducia, un noto professionista che opera e vive in un'altra regione italiana.
Questo nonostante esistessero di pianta in quell’ospedale ben otto
chirurghi!
Naturalmente (sarebbe scandaloso il contrario) tutte le spese di consulto e di onorario per l'operazione del Professor Triggiani sono state a carico della signora.
Apprendiamo dal professor Masturzo, primario della Santa Maria delle Grazie, che la legge prevede che la volontà di un paziente deve essere rispettata e quindi sono contemplati interventi in strutture pubbliche con la partecipazione di medici non operanti in quell'Ospedale.
Beh, la legge è legge... ma non vedo perché uno che si fida di un chirurgo non si vada ad operare nell’ospedale dove esercita quel medico o addirittura nella clinica privata alla quale certamente si appoggia, pretendendo di eseguire l'operazione vicino casa, creando non pochi problemi organizzativi e logistici e mortificando validissimi professionisti che da anni curano in quell’ ospedale migliaia di pazienti…
Ma quello che mi preoccupa è altro.
Pensate se questa signora facesse scuola e se molti si mettessero a fare come ha fatto lei, anche in altre situazioni...
Entro nel ristorante sotto casa accompagnato da un signore vestito di bianco, il cameriere mi accoglie dicendo:”Buona sera. Tavolo per due?"
"No, grazie- rispondo – sono solo. Il signore qui è il mio cuoco di fiducia. Per favore, gli mostra la cucina?”
Resto in auto nel parcheggio accanto allo stabilimento balneare mentre il mio bagnante di fiducia prende il sole per me sulla spiaggia, entro nel centro estetico vicino casa portandomi il mio massaggiatore personale, vado in macelleria imponendo che dietro il bancone a tagliare la carne si vada a mettere il mio macellaio di fiducia, mi reco dal dentista pregandolo dì farsi da parte perché perché il mio odontoiatra dal quale mi servo da anni che ha uno studio un po' lontanuccio mi deve curare un dente che mi duole…
E non vi dico lo stupore della mia fidanzata, quando attendendomi per una seratina piccante a casa sua, nell'aprire la porta, mi ha trovato accanto un tizio con i fiori in mano e mi ha sentito dire: “Ciao, amore.. Scusami, ma stasera sono stanco…Ti presento Arturo… è il mio amatore di fiducia!!!”
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