QUA LO DICO E QUA LO NEGO di Franco Pennasilico

NOTIZIARIO FLEGREO 10 Maggio 2000


IMPORTANTI PEZZI DI RICAMBIO

Articolo 28 di 42


In occasione del prossimo referendum riceveremo unitamente alle schede elettorali un tesserino con il quale potremo dichiarare la nostra disponibilità a donare gli organi in caso di morte.
Era ora che si raggiungesse quel grado di civiltà di altri paesi più sensibili a questo problema.
Certo, sarebbe stato più utile che la gente avesse disposto già da anni di poter effettuare i prelievi dei propri organi, alla morte, iscrivendosi alle associazioni esistenti, come l’AIDO, alla quale per esempio il sottoscritto ha aderito nove anni fa.
Ma la trovata di inviare il tesserino a casa mi sembra una ottima idea, anche perché la brutta figura fatta dai meridionali in questi anni rispetto al Nord dove le adesioni sono molto più numerose, non deriva credo da cattiveria d’animo ma da una pigrizia congenita e da una sorta di fatalismo (“E’ malaugurio…!”) che ci ha sempre contraddistinto.
Insomma ritengo che se su dieci persone del Sud, una sola dona gli organi, non ci sono nove insensibili, ma magari tre contrari e sei che semplicemente non si pongono il problema.
Ben venga quindi ogni legge che preveda la donazione a meno di disposizione contraria (“silenzio assenso”).
Non è il caso di illustrare la importanza della donazione, né sottolineare il numero di persone salvate (specialmente bambini), ma ritengo questa scelta una scelta “di vita” operata dopo la morte.
Ricordo la prima volta che misi piede in una sezione dell’AIDO e la felicità sui volti degli addetti vedendomi entrare, ritenendo, vista la mia mole, di poter salvare eventualmente dieci-dodici persone…
E voglio narrarvi un simpatico episodio, di quelli da inserire negli spettacoli teatrali…
Un giorno riuscii a trovare un po’ di tempo libero per recarmi alla ASL a chiedere informazioni per conto di mio nonno sulle pratiche per ottenere delle protesi, ne approfittai per chiedere l’ubicazione della Associazione Donatori Organi alla quale iscrivermi per l’anno 1999 e l’ufficio per avere chiarimenti sulla cremazione, altra scelta a mio parere di grande civiltà.
Chiesi senza riflettere ad un vecchio simpatico usciere:
“Scusi, l’ Ufficio protesi?” 
“Stanza numero tre…”
“Grazie…. E la sede dei donatori organi?”
“Secondo piano, prima porta a destra…”
“Molto gentile… E lo sportello per la cremazione?”
“In fondo al corridoio…”
“Molte grazie….”
E mentre mi allontanavo, il vecchietto mi chiamò dicendomi:
“Giuvinò…. Ma nun ve sentite bbuono?!?”