Siamo andati per voi, amici lettori, come ogni settimana, a vedere uno spettacolo teatrale del quale puntualmente poi riferirvi dalle colonne del nostro giornale.
A dire il vero, quello al quale abbiamo assistito non era propriamente uno spettacolo teatrale, ma piuttosto una di queste kermesse che vanno di moda, dove si concentrano in uno show tutti i personaggi di una trasmissione televisiva di grande successo.
Abbiamo difatti visto al Palapartenope il “Telegaribaldi Show”, che la vulcanica mente di Vincenzo Coppola ha messo in piedi sfruttando la grande popolarità della omonima tramissione in onda su Teleoggi.
Una marea di persone sotto il tendone (credo ci fossero almeno 4.000 spettatori!), spettatori di tutte le età, intere famiglie con prole a scalare, scene di osannazione da concerto dei Beatles degli anni ’70.
Una serie di problemi legati proprio alla eccessiva affluenza (posti non numerati, gente in piedi con giuste proteste di altri seduti dietro, arrembaggio al carrellino delle sedie aggiunte, posti situati dietri gli enormi tralicci che reggono il tendone, staff della sicurezza in tilt, ecc.), ma tutto sommato al partire della sigla, come sempre capita, ci si è assestati in qualche modo e ha avuto inizio lo show.
Io non so che lavoro facciano tutte quelle persone e quanto tempo trascorrano davanti allo schermo a vedere questa trasmissione (che spesso anch’io vedo volentieri), ma certo è che tutti conoscevano a memoria i tormentoni e le frasi topiche dei vari personaggi interpretati dai numerosi comici esibitisi.
Un’ovazione tale da far gonfiare il tendone ha accolto al loro ingresso i due bravissimi conduttori, Gianni Simioli e Biagio Izzo, e questo mi ha riempito di gioia, poiché dimostra che i due hanno vinto una grossa scommessa, riuscendo ad entrare nel cuore di tanti napoletani.
Molti forse non avrebbero creduto a loro successo, un po’ perché raccoglievano una pesante eredità, occupando i posti lasciati (con grandi indici di ascolto) da due “attori scafati” come Lino d’Angiò e Alan de Luca, primi conduttori del programma, un po’ perché il passato dei due, uno affermato DJ radiofonico ed un altro attor comico “di battaglia” (matrimoni, spot per vendere mobili su televisioni private quasi di quartiere, esibizioni in sperduti localini e birrerie, ecc.) non lasciava molte speranze per una affermazione che invece ha oltrepassato ogni aspettativa.
Ed anche i comici dei quali si circondano sono quasi tutti bravi, alcuni bravissimi, qualcuno che deve ancora crescere e che capirà presto che i modi per far ridere non possono essere sempre gli stessi di cinquant’anni fa…
Alcuni meritano una citazione speciale, ma non è una novità, essendo ben noti nel panorama teatrale napoletano ed essendo ben conosciuta la loro esperienza di palcoscenico…
Spiccano certamente sugli altri per palese bravura Mimmo Esposito (l’Ispettore Persico e l’esilarante emigrante), Rosaria de Cicco (la vigilessa), Paolo Caiazzo (un finto cinese con grammelot da far ridere a crepapelle), Antonella Stefanucci (Professoressa Scarpone), Paolo (l’addetto alla sicurezza).
Un simpatico corpo di ballo capitanato da una bella e spiritosissima “Soubrettina” ( ) ha allietato alcuni passaggi di scena.
La gente in delirio, soprattutto durante l’esibizione di Loredana Simioli, interprete di una esilarante “giovane vaiassa” prodiga di improperie e coloratissimi insulti a fantomatiche “cumpagnelle”, come spesso ci capita di sentire camminando in alcuni vicoli di Napoli.
Una serata quindi piacevolissima, che ci ha fatto per qualche istante dimenticare lo scanno al quale eravamo arrampicati.
Ma per assolvere al nostro compito, raccontarvi di spettacolo, di ciò che accade in giro nei teatri, si fa questo ed altro…
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