QUA LO DICO E QUA LO NEGO di Franco Pennasilico

NOTIZIARIO FLEGREO 7 Luglio 2000


NAPOLETANI, NON VERONESI...

Articolo 36 di 42


Leggere i giornali, ascoltare la radio, guardare il telegiornale sono operazioni importantissime e formative e credo sia un vero e proprio dovere dell’uomo di oggi tenersi informato sempre e comunque, perché chi non sa o non capisce quello che gli succede intorno, diventa una persona debole, vuota, oserei dire inutile…Questo è il consiglio che dò a tutti i giovani, ai miei allievi del laboratorio teatrale e a tutti quelli con i quali ho occasione di parlare. Ed è una cosa che faccio puntualmente, tutti i giorni, anche se a volte può essere doloroso...
Ieri ho appreso dal TG che il Ministro della Sanità Umberto Veronesi ha dichiarato che da studi effettuati sulla popolazione, risulta assai grave la situazione del tenore di vita degli Italiani.
L’Italiano fuma troppo, mangia male e in maniera disordinata, pratica pochissima attività sportiva, destina troppo tempo al sonno e al riposo…
Veronesi guardava in macchina, mentre era inquadrato dalla telecamera, mentre affermava queste verità, ma io sapevo che ce l’aveva con me…
Sono sicuro di essere stato pedinato e spiato da qualche osservatore del Ministero, ultimamente…
E sono certo che lo studio statistico disposto dal Ministro è stato effettuato a Napoli…
Per noi è più difficile... Dio sa se ho provato, se ho tentato un regime alimentare più sano, se ho iniziato un'attività sportiva regolare, ma Lui da lassù mi ha perdonato... 
Ricordo quel giorno terribile, l'estate scorsa.
Mi ero alzato all'alba, avevo fatto cinquanta flessioni, una rapida doccia gelata che fa bene alla pelle, una colazione che mia moglie aveva preparato con ottimo latte scremato, due fantastici biscotti da 20 grammi di farina di cereali con grano integrale, tre gocce di caffè (non di più che fa male ai nervi), un quarto di cucchiaino di marmellata di prugne del Marocco senza zucchero... Dopo, una bella tisana per digerire tutto quel ben di Dio e via, con la tuta e le scarpette a fare footing!
Ottanta chilometri fra strada (per la velocità), spiaggia (per le caviglie), scale in salita (per i quadricipiti) e verso mezzogiorno rientro verso casa, dove so che mi aspettano quelle stupende tre foglie di lattuga che nascondono la fettina di 25 grammi di formaggio magro…
Nel passare accanto ad una casetta con giardino, sento voci festanti di bambini e musica allegra di uno stereo..
Mi fermo e nascosto dalle foglie delle piante della siepe scruto la scena:
un gruppo di giovani seduti sotto un patio al fresco, tutti “schieati” (sarebbe “sdraiati” in italiano, ma non esprime a pieno il concetto!) su delle sdraio, ad ascoltare musica, bicchieroni di bibita ghiacciata e coloratissima in mano, sigaretta in bocca, crema solare stesa sui corpi, e un tavolo vicino sul quale erano schierati nell'ordine: pizzette fritte con pomodoro fresco, megapanini con tonno strabordante e quintali di maionese, fettone di mozzarella e basilico in un vassoio, anguria freddissima di un metro di diametro, e “scafarea” di spaghetti aglio e olio fumanti fra le mani di una ragazza proveniente dalla cucina che esortava "Forza, a tavola!”.
Mentre tutti si accingevano a mangiare, furono distratti dai singhiozzi e dal pianto proveniente dalla siepe... 
Si accorsero di me, mi chiesero i motivi della mia disperazione, mi- invitarono a tavola con loro e trascorsi uno dei più bei giorni della mia vita, acquistando nuovi amici e qualche chilo in più…
Perdonami, Ministro Veronesi, ma almeno per il momento tieni il mio nome in quella lista di Italiani "cattivi", perché nei buoni non ci posso proprio ancora entrare!