QUA LO DICO E QUA LO NEGO di Franco Pennasilico

NOTIZIARIO FLEGREO 23 Giugno 2000


NON TI LAMENTARE MAI!!

Articolo 35 di 42


L'altra mattina, scendendo in strada ed accostandomi alla mia auto parcheggiata, mi sono accorto di avere una gomma bucata.
"Che giornata di merda..." ho pensato... 
Ma immediatamente il pensiero mi è andato ad un episodio che mi hanno raccontato qualche giorno fa, ed il mio atteggiamento è cambiato...
Un conoscente di un mio amico, dopo anni di risparmi e sacrifici, era riuscito ad acquistare una nuova automobile, rossa fiammante, ultimo modello, superaccessoriata. 
Decise di andare a festeggiare con la famiglia, moglie, figlio grande e bambina di dodici anni, facendo una bella gita presso lo zoo-safari di Fasano, in Puglia. 
Una bella passeggiata lungo la bellissima autostrada Napoli-Bari, una giornata di sole, una immersione nella natura a contatto con gli animali del famoso parco (dove sono liberi e si osservano dall’interno dell’auto), ed una bella mangiata al ristorante situato all'interno della struttura.
Tutto iniziato come da programma, fino a quando il nostro, giunto al locale per pranzare, si avvia con moglie e figlia a prendere il tavolo, lasciando il figlio per qualche minuto a godersi la macchina nuova, giocando con lo stereo, con il tettuccio automatico, con i finestrini elettrici…
Questi ultimi andavano su e giù a comando del dito del giovanotto, che non si accorgeva intanto che un piccolo e curioso elefantino si avvicinava all’auto, infilando la piccola proboscide nell'abitacolo, spaventando il ragazzo che involontariamente alzava il vetro, imprigionando l’animale, che spaventato iniziava a barrire fragorosamente.
La gigantesca madre elefantessa giungeva in soccorso, scuotendo la vettura ed assestando un colpo di proboscide sul tettuccio dell’ auto, liberando così il figlio, ma imprimendo alla parte superiore della macchina una rientranza nella carrozzeria per tutta la sua lunghezza.
II volto del padre (accorso fuori dal ristorante, richiamato dai barrriti) alla vista del suo gioiello era indescrivibile…
Ma Dio gli dette la forza di dire, con le labbra esangui per i morsi dei suoi stessi denti: "Va bene, pazienza... Andiamo a pranzo... E' cosa ‘e niente..."
Ma quando, nel sedersi, un maledetto bottone della camicia si impigliava nella tovaglia, facendogli cadere una completa caraffa di vino bianco addosso, non ce la fece più…
“Basta, si torna a casa!”
E così fu…
Sull'autostrada la famiglia viaggiava muta, non volava una mosca, la tensione si tagliava col coltello, quando un grosso TIR pirata con rimorchio che ondeggiava paurosamente (quel tratto è il più ventoso delle strade italiane), in fase di sorpasso toccava l’autovettura, ammaccando tutta la fiancata sinistra e fuggendo vigliaccamente.
II nostro sventurato amico si ferma su una piazzola di emergenza, scende e vede le condizioni della sua macchina nuova (pardon, EX NUOVA!).
Mentre una lacrima scende sulle gote, vede una pattuglia della polizia fermarsi ed agli agenti spiega l’incidente del camion.
Uno dei due poliziotti domanda: “E questa botta sul tettuccio?”
“No, niente, quello è stato l’elefante…”
Gli agenti si scambiano un rapido sguardo, si accostano a lui, sentono il nauseante odore del vino sui suoi abiti e lo portano in caserma, per accertamenti, dove resterà una notte intera, costringendo la famiglia a fare l’autostop da Grottaminarda a Napoli…
Tutto sommato, questa gomma la cambio volentieri, perché può capitare che una giornata sia veramente… 
UNA GIORNATA DI MERDA !!!