QUA LO DICO E QUA LO NEGO di Franco Pennasilico

NOTIZIARIO FLEGREO 12 Luglio 2000


ESTREMAMENTE...

Articolo 37 di 42


Ci risiamo…
Inizia l’estate, ci si riposa, ci si diverte, ci si abbronza, si tenta di passare qualche giorno non facendo assolutamente niente…
Nello sfogliare il giornale, in questa stagione, ho sempre un po’ il timore di leggere notizie tipiche del periodo estivo, che so possedere la capacità di “intossicarmi” la giornata…
Incidenti stradali, scioperi degli aerei, annegamenti per mancanza di prudenza, cani abbandonati sulle autostrade…
Un tipo di notizia, poi, che mi fa andare in bestia, è quella relativa alla promozione dell’ennesimo tentativo di “impresa storica” del pazzoide di turno….
Ho sempre apprezzato la voglia di sfida dell'uomo, nei campi dello sport, della scienza, della ricerca... 
Non ho mai capito la voglia di "sport estremo" (perché poi lo chiamano sport ?!) 
Il desiderio di primeggiare in imprese assurde, di ottenere gli onori della cronaca, di essere iscritti in stupidi Guinnes dei primati è per me davvero incomprensibile...
Mi da' inoltre un po' fastidio quando si esaltano le difficoltà di queste imprese, poiché spesso in televisione si vede l'eroe che si accinge a partire dal pontile, a bordo di una canoa ed un cartello: TENTATIVO DI TRAVERSATA ISCHIA-CIRCOLO POLARE ARTICO, IN CANOA, A DIGIUNO, CON SOLO AUSILIO DI SALVAGENTE A FORMA DI PAPERETTA.. 
La gente non sa che dietro quell’ “eroe” (naturalmente ricchissimo) c'è un battaglione di tecnici, medici, esperti, tecnologie e mezzi pronti ad intervenire in caso di bisogno... 
Ancora peggio è quando so che per salvare qualche eroe in difficoltà in mezzo all' Oceano, su una vetta di una montagna, in fondo ad un ghiacciaio o nel cuore di una fitta foresta tropicale, ci rimette la vita qualche giovane alpino, o marinaio, o vigile del fuoco... 

Ognuno è libero di fare ciò che vuole... 
Ma un po’ di giustizia la pretendo!
Se nella classifica stilata nel libro degli sport estremi, ai primi posti, c'è chi ha attraversato l'Oceano Indiano a nuoto, seguito da chi è salito sul Monte Bianco camminando all'indietro, da chi ha attraversato in ginocchio la Siberia completamente nudo, da chi ha camminato sul filo teso sul Gran Canyon mantenendo in equilibrio sulla testa una bottiglia di nitroglicerina, scendendo verso gli ultimi posti della graduatoria qualche posizione vorrei pretenderla per alcune persone che conosco: 

Caputo Immacolata: è riuscita, vedova a ventiquattro anni, facendo la donna delle pulizie, a mandare tre figli all'università e farli lavorare. Vive in un monolocale con una pensione di 800 mila lire ogni due mesi. 

Esposito Antonio: costretto per la crisi degli alloggi a coabitare in una casa di due stanze con tre figli, la moglie e soprattutto con la di lei madre, che quando dorme russa e quando sta sveglia urla….

Ascione Francesco: cassaintegrato, per far fare qualche bagno di mare ai suoi due bambini, una settimana di Agosto, sulla tratta Casoria-Varcaturo, in una 127 Special dell’81, con 34° all’ombra, effettua il seguente programma :
ore 7,00 partenza da casa (periferia di Afragola)
ore 7,30 – 12,30 fermo nel traffico zona Lago Patria-Licola 
ore 13,00 bagno
ore 13,30 colazione con panino e sottiletta ed acqua naturale (della fontana)
ore 14,00 lettura Corriere dello Sport del giorno prima (trovato in spiaggia)
ore 15,00 partenza
ore 15,30 – 18,00 fermo nel traffico zona Licola-Lago Patria
ore 18,30 rientro a casa

E ci tengo a fare una precisazione:
Immacolata, Antonio e Francesco sono “estremi” tutto l’anno!