La notizia tragi-comica pubblicata giorni fa nostro giornale secondo la quale alcuni operai intenti a ristrutturare una vecchia casa si sono visti spuntare da un anfratto un grosso serpente, dandosela naturalmente a gambe, mi fa andare con la mente ad un fatto accaduto molto tempo fa, quando invece degli operai i protagonisti erano un certo Adamo ed una certa Eva, episodio che ha procurato molti più guai di quanto non abbia fatto quello di Pozzuoli, più recente.
Ma la mia mente va con un certo simbolismo anche a ciò che mi accade in questi giorni…
Agli amanti delle allegorie non può sfuggire che alle prossime elezioni regionali si sono candidati tutti, ma dico proprio tutti gli abitanti della regione.
E mentre ti accingi a fare qualsiasi cosa, in questi giorni, spunta come da sotto un mattone casualmente urtato qualcuno che ti dice: “Ah, sai, mi sono candidato alle elezioni…” e ti molla un pacco di mille bigliettini in mano!
Così, dopo aver ritirato al supermercato la spesa ed i bigliettini del figlio del proprietario, dopo aver preso un caffè al bar ed essere uscito dal locale con le tasche piene di depliants elettorali del barista che si candida, trovo sotto il tergicristallo dell’auto una contravvenzione ed un biglietto con la foto del vigile e la scritta “per un traffico ordinato, vota…”
Ti ritiri a casa cercando di non farti vedere dal portiere, che ha un fratello che si candida, sali in casa e prepari la valigia per partire all’indomani mattina ed il giorno dopo, all’alba, furtivamente, attendi nascosto nell’androne il passaggio dell’ultimo camion della nettezza urbana e sfili, piegato per non essere scorto da qualche insonne, dal portone, nascosto dietro le auto in sosta e entrando nella tua autovettura...
Metti in moto e…via! Verso la liberta!
Tornerò dopo le elezioni! E nulla ti può rovinare la giornata, neanche quando, al casello della tangenziale, dai 2000 lire al casellante e ti ritrovi in mano, col resto, un bigliettino: "Vota Ferdinando di Presta! Per una tangenziale onesta!”
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